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Capo Nord al chiaro di luna di Peder Balke


Un luogo estremo, in cui si incontrano gli oceani e il sole non tramonta mai, o viceversa, il sole non sorge mai. Capo Nord rappresenta un luogo mistico per gli esploratori, per alcuni il luogo dove finisce il mondo, per altri dove inizia.

Per questo non stupisce che l’esperienza dell’incontro con Capo Nord sia stata fondamentale per il pittore Peder Balke che, dalla prima metà dell’Ottocento non smette di riprodurre, con diverse varianti di colore e resa della luce, il panorama che ha visto in una strana notte senza fine.

La scena non è solitaria, varie imbarcazioni si muovono su un’acqua agitata da onde piatte e sottili, sono disposte su diversi livelli di profondità e sono animate da piccole figure che si spostano su di esse o nei loro pressi.

Quindi il pittore vuole rappresentare una scena animata, ma non di vita intesa come quella che normalmente conosciamo. E lo dimostra la costruzione dell’immagine basata sulla rappresentazione stessa della “nitidezza”. Qui Balke racconta l’aria, prodotta da una luce che non è luce, e che vive nei raggi precisi della luna, nel colore fluido del cielo e nella forma a cupola delle nuvole, così da produrre l’effetto quasi mistico che cercava l’autore.

E’ un quadro difficile ed insieme facile, perché basato su un’idea semplice, un paesaggio marino notturno, ma la notte che racconta non è quella che la maggior parte di noi conosce, è una notte che vive anche di giorno, e che quindi rappresenta una sorta di paradosso.

Balke cerca non di raccontare una luna tra i ghiacci, ma un giorno di vita tra i ghiacci. Un giorno che però non può essere vitale nel modo che concepiamo normalmente, perché contaminato dal buio, e per questo assolutamente unico e uguale a se stesso.

Il suo Capo Nord è come quei sogni lucidi in cui si ha coscienza di stare sognando, in cui la realtà è vivida eppure conserva un taglio onirico, è uguale e diversa, come le nuvole e la luce che in ogni versione del soggetto Peder Balke modifica senza mai trovare il punto giusto, anzi il momento giusto, in cui il buio sia, finalmente, perfetto.

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