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Cosa sono le nuvole? Magritte e “La corde sensible”


Cosa tiene le nuvole sospese nel cielo? Un bicchiere trasparente.

Magritte rompe le regole del linguaggio visivo per ricostruirle e riproporle in una nuova chiave simbolica. Gli oggetti vivono dei significati nascosti che li rappresentano e vengono svelati dalla sua pittura limpida e serena.

Il quadro si intitola “La corda sensibile”, proprio perché si interroga su una di quelle domande che ci si pone nell’infanzia, quando nel mondo è ancora  tutto possibile: come fanno le nuvole a volare sulle nostre teste, ad essere leggere e senza peso? Le terrà una corda?

La leggerezza della domanda si confonde con la leggerezza della risposta,  in una composizione che propone la visione non di un sogno, ma di una possibilità.

Se non lo vedi non è detto che non esista, ecco cosa ci dice Magritte, e ci dice che c’è sempre una possibilità nascosta che può spiegare l’inspiegabile, una soluzione al dubbio, una sorpresa dietro una certezza.

Guardare le nuvole e chiedersi perché siano là vuol dire guardare il mondo e non subirlo con rassegnazione, vuol dire porsi verso le cose non solo con la volontà di capirle, ma anche di farne parte attivamente.

Il limpido vetro della coppa diventa lieve come la nuvola, che si sfrangia un po’ lungo i bordi, a ricordarne l’inconsistenza e il movimento trattenuto, mentre ci invita a ritrovarci nel cielo azzurro e a fare pensieri lievi.

Perché le montagne bastano a loro stesse mentre le nuvole hanno bisogno di qualcuno che le guardi per prendere forma.

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