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Il dolce sensibile, ovvero la Creme Caramel


Ingredienti

  • 500 ml di latte

  • 4 uova intere

  • 110 gr. di zucchero

  • 1 stecca di vaniglia (o bustina di vanillina)

per il caramello

  • 150 gr. zucchero

La creme caramelle è sempre stata un dolce mitologico per me, dolce da ristorante perché quello preconfezionato non mi è mai piaciuto, sembrava una cosa complicatissima, invece ho scoperto che con un po’ di ardimento è una ricetta assolutamente accessibile, solo che bisogna stare attenti, perché racchiude un animo sensibile che non vuole essere scosso troppo e che teme una cottura a bagnomaria fatta con imperizia.

Ma andiamo con ordine, per prima cosa si prepara il caramello, ovvero si mettono 150 gr. di zucchero semolato in una pentola, meglio se con il fondo robusto, ma io ho il mio pentolino Ikea che non mi abbandona mai, e si fa cuocere a fuoco basso, avendo l’accortezza di rigirarlo delicatamente con una spatola o cucchiaio di legno, attenzione, non usate niente di plastica o silicone, mi hanno detto che fonderebbe.

Lo zucchero prima si cristallizzerà, poi si squaglierà, quando sarà ben colorito ed inizierà a fumare, bisognerà spegnete quasi subito il fuoco e mescolare ancora per qualche momento.

Il caramello a questo punto va versato in ogni stampino, io ho scoperto che esistono quelli di stagnola dedicati proprio alla Creme Caramel, c’è anche il disegno sopra, finché è ancora caldo e lavorabile.

Finita questa prima parte ci dedichiamo al resto della Creme Caramel: facciamo bollire il latte con la stecca di vaniglia, mentre è sul fuoco lavoriamo le uova con lo zucchero, appena il latte arriva a bollore lo versiamo nel composto, ricordandoci di togliere la vaniglia. Si mescola bene e poi si filtra attraverso un colino molto fitto versandolo negli stampini.

Ora viene la parte veramente difficile, gli stampini vanno disposti in una teglia e poi in un altro recipiente contenente acqua calda per essere cotti in formo a bagnomaria. Il forno deve essere a 170/180° C per 35/40 minuti circa. Fate attenzione, l’acqua del bagnomaria non dovrà mai bollire, vi consiglio di stendere sul fondo della teglia uno strofinaccio pulito che proteggerà gli stampini dal calore diretto, e non deve essere troppa, altrimenti rischia di debordare dentro gli stampini, mi è capitato, una tragedia. Inoltre bisogna controllare che l’acqua del bagnomaria non inizi a bollire, se accade, aggiungete un goccio di acqua fredda per interrompere l’eventuale ebollizione.

Controllate la cottura con il solito stuzzicadente, il composto deve essere solido, come un budino. Quando vi sembra cotto va lasciato raffreddare e poi messo in frigo, mangiato il giorno dopo è divino.

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P.S. ( Non trasportatelo, altra esperienza negativa, è un dolce che va mangiato dove è stato fatto, altrimenti “impazzisce”, il caramello si fonde con la crema e si perde tutto il sapore)

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