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La primavera di Hans Andersen Brendekilde


Hans Andersen Brendekilde - Spring

Il pittore danese Hans Andersen Brendekilde ritrae scene rurali, campi, giovani contadinelle nel loro villaggio, coppie che passeggiano tra gli alberi, le stagioni che cambiano il paesaggio.

Nei suoi quadri tutto rimanda ad una quotidianità semplice ma non per questo scontata, ad una vita regolata dai ritmi di una natura pacata e regolare. Così anche il legame con la vita contadina per il pittore è talmente forte che adotta il nome del suo villaggio, Brendekilde appunto.

Tutta questa tranquillità può però per alcuni risultare noiosa, falsa, o peggio: ipocritamente ottimista. Eppure in “Primavera” troviamo uno spunto un po’ più intenso per la felice visione che ci propone.

La linea dello sguardo è guidata in profondità dai tronchi degli alberi verso un punto lontano ed aperto, la prospettiva è quella dell’uscita da un bosco, quindi la fine di un percorso ma nello stesso tempo l’inizio di un altro, forse nella radura successiva che si intravede in lontananza.

Il sottobosco fiorito e basso è rassicurante, i petali bianchi che macchiano l’erba fresca ricordano la stagione che sta iniziando, come è rassicurante anche la distanza degli alberi, abbastanza ariosa e regolare da permettere di ricevere luce e aria tra le fronde mentre il sentiero si sviluppa pulito e chiaro davanti a noi.

Eppure si sente l’ansia di uscire nello sguardo che si concentra su quel cielo nuvoloso dietro i rami per poi scendere sul prato che è oltre la foresta che abbiamo attraversato.

Quando guardiamo questo quadro, non vediamo solo il verde che contrasta col bianco, le linee pulite della composizione, la profondità perfetta degli elementi, ma vediamo un punto d’arrivo.

Con il suo stile pacato e sereno, Brendekilde dipinge la fine di un viaggio e quella sottile felicità che si prova nel momento in cui capiamo di avercela fatta perché non ci siamo fermati, perché, nonostante le difficoltà, abbiamo continuato a seguire il sentiero.

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